Eccomi qui, ad aggiornare il mio
piccolo diario di cucina/vita, che in questi ultimi mesi è stato
accantonato causa full immersion nella mia nuova veste, quella di
mamma!
Ci tengo a dire che continuo a seguire
le amiche dei blog, e ogni tanto trovo pure il tempo di fare qualche
vostra ricetta...non ancora però di fotografare e pubblicare quello
che cucino!
In questo post vorrei raccontarvi
quanto è difficile essere una mamma, o per lo meno, un certo tipo di
mamma.
Essere vegana.
Finchè si tratta solo di te, e di tuo
marito, liberi di fare le vostre scelte (come viene lasciato libero
chi vuole sballarsi, fumare 30 sigarette al giorno o vivere davanti a
un computer); ma quando devi decidere anche per tuo figlio....diventi
una pazza criminale, incosciente e estremista!
Al di là dell'evidenza che sto bene,
mio figlio sta bene, e godiamo di ottima salute, ora, io vorrei
proprio vedere quante mamme onnivore hanno letto e studiato tutti i
libri, e parlato con il numero di esperti e si sono documentate
quanto me, sulla nutrizione, gli alimenti, la salute; comunque,
siccome io non darò a mio figlio l'omogeneizzato di vitello, resto
io la sprovveduta. Amen.
Allatto mio figlio al seno, a
richiesta.
In apparenza è un comportamento lodato
da tutti, e riconosciuto universalmente giusto.
Ma attenzione, solo se comunque
rispetti degli orari ben precisi, pure se lui piange disperato, se
dal terzo mese alla notte non lo allatti più e se piange gli dai poi
il ciucio, se non cresce di peso esattamente come sulle tabelle dei
pediatri (ma cosa sono, i 10 comandamenti??) gli dai l'aggiunta, se
cerchi il prima possibile di svezzarlo e, soprattutto, se non glie lo
concedi anche come una coccola, perchè in tal caso è la FINE!! Lo
vizierai e a 30 anni ti sarà ancora attaccato alla tetta!
E quindi, che richiesta devo
assecondare? Quelle di mio figlio o quelle della società, che lo
vuole autonomo e indipendente il più presto possibile?
Nel dubbio, quando Noah mi chiede la
tetta io glie la do, ed è un piacere dolcissimo e unico.
La notte, se piange, gli do la tetta o
lo metto nel letto con noi.
FOLLI!! discorso come sopra: i commenti
più miti sono: lo vizi, non ve lo toglierete più dal letto, non
crescerà mai.
La soluzione sarebbe, se di notte si
sveglia, lasciarlo piangere, anche delle ore, finchè disperato non
si rassegna e si addormenta esausto. E tu, mamma, rimani nell'altra
stanza, con il cuore a pezzi e le lacrime agli occhi, a farti forza
di non andare a consolare il tuo cucciolo, e voglio poi vedere come
dormi serena!
Noi preferiamo vederlo dormire
sereno...e dormire pure noi!
Non gli do farmaci, non lo vaccino.
Ecco, qui sconfiniamo proprio nel
penale. Nel senso che fino a pochissimo tempo fa, i genitori che
sceglievano di non avvelenare i propri cuccioli con dosi massicce di
inutile veleno non adeguatamente testato, venivano segnalati ai
giudici minorili. Oggi per fortuna, almeno da me in Emilia, si può
firmare un dissenso informato. Verrà avvertito il sindaco, ma almeno
non rischierò di trovarmi gli assistenti sociali a casa!
Comunque, vorrei consigliare a tutte le
mamme, di INFORMARSI. Non fidatevi ciecamente del pediatra o del
dottore dell'ospedale; armatevi di pazienza e coraggio, comprate
libri, cercate su Internet, almeno fatevi un'idea del perchè sempre
più genitori rifiutano categoricamente le vaccinazioni. Poi la
scelta sarà vostra e sarà comunque giusta, ma non è uno scherzo,
si tratta della salute dei vostri figli, e siete voi i primi
responsabili, non i medici a cui vi affidate!
Uso pannolini lavabili.
Ma non perchè voglio fare la
fricchettona alternativa a tutti i costi; non ho le treccine né i
gonnelloni da zingara, ascolto musica elettronica e hip hop e mi
piacciono gli aperitivi. Ma i pannolini lavabili sono un'ottima
scelta, di cui sono tutt'oggi soddisfatta, dal punto di vista
economico (non c'è bisogno di spiegarlo), per l'igiene del mio pupo,
in quanto la sua pelle è a contatto con cotone organico, e non con
improbabili tessuti sintetici al profumo di vaniglia, in grado di
assorbire più di un litro di pipì, e per l'impatto ambientale
praticamente nullo rispetto a quello degli usa e getta.
Detto questo, siccome con un bimbo
piccolo la prima regola è SEMPLIFICARE, ovviamente nelle situazioni
in cui sarebbero scomodi, tipo la notte e se siamo in giro, uso
quelli usa e getta.
Non passo le giornate a fare lavatrici,
in casa mia non c'è puzza di cacca e mio figlio non sembra un
mostro, ha solo un po' il “culotto”!
Me lo tengo in braccio e lo coccolo il
più possibile.
Pare un'affermazione ovvia ma non lo è;
se sei una brava mamma, per la maggior parte delle persone, come
prima cosa devi riuscire a tornare quella di prima il più presto
possibile. Questo significa che devi abituare subito tuo figlio a
stare nella carrozina, nella culla, nel box, nel passeggino, e anche
ore lontano da te, dai nonni o in asilo.
Io adesso non me la sento ok? Ho un
istinto fortissimo di stare con il mio bellissimo bimbo, quando dorme
per più di due ore durante il giorno mi manca, e mi si stringe il
cuore quando lo devo lasciare, anche solo un'oretta, per fare la
spesa.
Quindi, al di là di tutti i consigli
di chi è più bravo di me (cioè tutti!), io ho deciso di fare di
testa mia, e riempirlo di baci, abbracci e carezze, che tanto per
stare da solo avrà tutta la vita!
Mamme che leggete, anche voi avete
dovuto lottare contro questo modo di vedere la maternità?
Voi non mamme cosa ne pensate?
Sono esagerata?
Ah...dimenticavo l'ultimo punto:
sono tatuata!
OOOODDDDIIIIIOOOOOOOOO!!!