venerdì 20 settembre 2013

WELCOME LITTLE NOAH!

Ed eccoci qui finalmente, a 20 giorni dalla sua nascita, vi presento il nostro gioiellino, la nostra gioia e il nostro orgoglio: il piccolo NOAH!

Nato il 31 agosto 2013, alle 10:45,  nella nostra casa.

Vi raccontavo in questi mesi che la gravidanza è stata per me un periodo magnifico, che sicuramente racconterò in un post a parte, perchè sono davvero tante le cose che ho imparato e mi piacerebbe condividere con voi, in particolare con le mamme e future mamme.

E il parto? Esattamente come desideravo che fosse.
 Ci tengo a raccontarlo perchè è stata un'esperienza fantastica, non il solito racconto raccapricciante di squarci, sangue, e scene da film horror!
Intanto chiedo scusa a tutte le persone che nel mese di agosto mi hanno scritto sms, chat e messaggi su Fb per sapere come stavo e se fosse già nato; capisco le vostre ottime intenzioni, ma vi assicuro che tutti quei messaggi, di continuo, non facevano che mettermi addosso ansia, temevo di non riuscire a partorire entro la scadenza e di dovermi quindi recare in ospedale (per i parti a domicilio ci sono regole molto rigide da seguire, dalla 42 settimana non è più possibile farlo); quindi mi sono "isolata" e il telefono me lo controllava ogni tanto Benna.
Il nono mese, Agosto, è stato il più bello: sole e caldo, attesi da me tutto l'anno, pomeriggi in piscina a nuotare e a leggere libri sulla maternità, passeggiate e gelati con Benna, aperitivi con le amiche, tanto riposo e relax. La pancia era davvero grande, ma non mi sembrava così pesante; ero piena di energie,  ottimista, non mi ero gonfiata, non avevo smagliature nè cellulite, la pelle e i capelli stupendi....mi sentivo davvero bellissima!

La data prevista per il parto era il 30 Agosto; fino a quel mattino io non avevo ancora avuto nessun sintomo o fastidio che preannunciassero un parto, anzi, ero energica e di ottimo umore. Sono andata all'ospedale per una prima visita di controllo, ma lì l'ostetrica, visitandomi, mi dice che il collo dell'utero è già molto morbido, per metà accorciato e già pervio di 2 dita...insomma, l'arrivo di Noah sarebbe stato imminente!!
Galvanizzata ed eccitata dall'idea (avevo davvero tanta voglia di partorire e conoscere finalmente il mio pupo!), nel pomeriggio ho fatto una lunghissima camminata di un'ora e mezza, pensando a mille cose.
La notte vado a dormire tranquilla. Ogni tanto però mi sveglio con dei dolori alla pancia, ma penso che sia normale (essendo così grande, a volte certe posizioni a letto erano fastidiose), e quindi continuo a dormire. Alle 5:00 invece mi sveglio completamente, i dolori alla pancia sono intensi, e capisco che non sono "i soliti". Infatti li sento forti, e ravvicinati.
Piena di gioia ed eccitazione inizio a contare i secondi tra una contrazione e l'altra; sono già regolari, a distanza di 1 minuto, wow!
Sveglio Benna, e chiamiamo Franco, il meraviglioso "ostetrico" che mi ha seguita a domicilio nelle settimane precedenti, e che mi assisterà al parto. Franco, tranquillissimo come sempre, mi chiede di descrivergli i miei sintomi, mi dice di stare rilassata, farmi una doccia, guardare qualche puntata di Lost (la nostra recente passione/ossessione!), e di richiamare dopo 2 o 3 ore.  A me quel tempo sembra infinito, anche perchè i crampi alla pancia sono sempre più intensi, e iniziano a togliermi il fiato.
Infatti dopo un'ora dico a Benna di richiamarlo!  Franco arriva dopo una mezz'oretta, intorno alle 7:00, e mi visita: sono già dilatata di 7 cm, che sollievo, allora non manca tantissimo!!  Mi avevano parlato di dilatazioni lentissime per il primo parto, ed ero un pochino spaventata. Inoltre io aspettavo anche dolori forti alla schiena, che invece non si sono mai fatti sentire (meglio così!!).
Le ore successive di contrazioni le ho passate nel nostro bagno sù in mansarda, nell'acqua calda e accogliente della nostra vasca, insieme a Benna. (nel frattempo era giunta anche Marianna, l'altra ostetrica, ma non me ne sono praticamente accorta, sono stati davvero discreti e delicati).
Sapevo come comportarmi all'arrivo dei dolori, cercavo di assecondare la contrazione, di accoglierla come un'onda, di non irrigidirmi e di visualizzare un fiore che si apre, vocalizzavo un "AAAA" liberatorio che mi aiutava nella respirazione (e che diventava sempre più forte, ve lo garantiscono le orecchie di Benna!!).
Poi è cominciata la fase delle spinte, verso le 9:00. Ho sentito il bisogno di uscire dall'acqua, di mettermi prima sul water, poi a carponi sul pavimento, dove sono rimasta sino alla fine.
Quella fase è stata molto intensa e dolorosa; mi sembrava un tempo infinito, mi sembrava di non riuscire ad aprirmi abbastanza, e nonostante Franco e Marianna mi rassicurassero che eravamo vicini, che si vedeva già la testolina, io non la sentivo, e mi sembrava impossibile potesse uscire. Poi una sensazione di pressione fortissima verso il basso, il pensiero "Ok, mi lacererò tutta", il sentire quel peso (la sua testa) che cercavo di far scendere durante la spinta, e poi risaliva  (Dio che frustrazione!!), tutto accompagnato da dolori intensi, da mie urla roche e fortissime che ancora mi rimbombano nelle orecchie (non credo di aver mai fatto urla del genere, non sembravo io), dalle braccia forti di Benna che mi reggevano, e dalla presenza rassicurante dei due angeli dietro di me, finchè, alle 10:45, vedo la sua testa....un ricordo che non dimenticheremo mai: cavolo, sembrava un Avatar, di colore blu e viola, la testa stretta e lunga, ma era lui, era Noah! In pochissimi secondi ricordo una cascata di acqua e sangue, e poi tutto il suo corpicino che è "sguisciato" fuori da me, senza nessun dolore. Ho riaperto gli occhi e lui era in braccio a me, che piangeva, ma non disperatamente, e mi guardava.... lo sguardo più intenso e infinito di tutta la mia vita, in quel momento mi sono sciolta come un pezzo di burro in padella!
Tutto il dolore era sparito, come se mi avessero anestetizzata! Siamo rimasti soli nel bagno io, Noah e Benna, abbracciati, a guardarci stupiti e contenti. Che momento!!
Successivamente, sempre con Noah in braccio, mi hanno accompagnata nella stanza di fianco, sul divano, ben rivestito di cerate e lenzuoli. Noah si è attaccato immediatamente al mio seno, e dopo un po', con l'aiuto di Franco, la placenta è uscita (ed ora si trova tra le radici di un alberello nel giardino dei miei genitori!).
Il "piccolino" pesava 3,600 Kg, ed è uscito con il braccio ben attaccato all'orecchio (per questo la fase delle spinte è durata di più, dovevo "allargarmi" per bene o mi avrebbe distrutta!).
Zero punti, zero lacerazioni, poco sangue, solo tantissima commozione, felicità e...spossatezza!!
Altri ricordi di quel sabato memorabile sono i fichi che ho mangiato per riprendere un po' di forze, mentre gli altri andavano di caffè e crostatine; il bagno caldo e amorevole che mi ha fatto Marianna mentre Benna teneva per la prima volta in braccio il suo erede; il pomeriggio sul divano, tutta la famiglia, Dori compresa, a riposare e a guardare il nuovo arrivato, già ben ambientato tra il calore del mio seno.
Ringrazio di cuore le persone che mi sono state vicine e mi hanno aiutata ad arrivare preparata a questo incredibile evento: la mia migliore amica Agnese, con i suoi consigli, i suoi libri, la sua infinita dolcezza e il suo appoggio costante, anche se da lontano. Il team delle ostetriche per il parto a domicilio, ma soprattutto Franco, che da subito mi ha ispirato fiducia e sicurezza, e Marianna, che ha continuato a seguirmi anche nei giorni successivi, un aiuto preziosissimo.
Mia mamma, che in questi giorni viene tutte le mattine per portarmi cose buone da mangiare, pulisce la casa, tiene Noah mentre mi faccio una doccia o una commissione fuori.
Grazie alle mamme vegane Annalisa, Elisa e Iris, che mi danno preziosi consigli, alle mie amiche già mamme, Ceci e Elisa, che mi confortano quando mi sembra una fatica troppo grande.
E soprattutto l'amore della mia vita, il mio eroe e complice, il pirata con i baffi e un cuore grande così, Benna, che ha saputo starmi vicina durante la gravidanza, durante il parto, e soprattutto da dopo la sua nascita, con la sua ironia, la sua dolcezza e la sua virilità; mio marito è un vero uomo, e io lo amo per davvero.

Magari nei prossimi post parlerò meglio della gravidanza, o di questi primi 20 giorni, straordinari ma molto intensi e impegnativi!
Intanto ecco le prime foto di questo simpatico capellone profumato, di nome Noah (con l'accento sulla A!)