venerdì 31 gennaio 2014

SONO UNA MAMMA STRANA....QUINDI??


Eccomi qui, ad aggiornare il mio piccolo diario di cucina/vita, che in questi ultimi mesi è stato accantonato causa full immersion nella mia nuova veste, quella di mamma!
Ci tengo a dire che continuo a seguire le amiche dei blog, e ogni tanto trovo pure il tempo di fare qualche vostra ricetta...non ancora però di fotografare e pubblicare quello che cucino!

In questo post vorrei raccontarvi quanto è difficile essere una mamma, o per lo meno, un certo tipo di mamma.

Essere vegana.
Finchè si tratta solo di te, e di tuo marito, liberi di fare le vostre scelte (come viene lasciato libero chi vuole sballarsi, fumare 30 sigarette al giorno o vivere davanti a un computer); ma quando devi decidere anche per tuo figlio....diventi una pazza criminale, incosciente e estremista!
Al di là dell'evidenza che sto bene, mio figlio sta bene, e godiamo di ottima salute, ora, io vorrei proprio vedere quante mamme onnivore hanno letto e studiato tutti i libri, e parlato con il numero di esperti e si sono documentate quanto me, sulla nutrizione, gli alimenti, la salute; comunque, siccome io non darò a mio figlio l'omogeneizzato di vitello, resto io la sprovveduta. Amen.



Allatto mio figlio al seno, a richiesta.
In apparenza è un comportamento lodato da tutti, e riconosciuto universalmente giusto.
Ma attenzione, solo se comunque rispetti degli orari ben precisi, pure se lui piange disperato, se dal terzo mese alla notte non lo allatti più e se piange gli dai poi il ciucio, se non cresce di peso esattamente come sulle tabelle dei pediatri (ma cosa sono, i 10 comandamenti??) gli dai l'aggiunta, se cerchi il prima possibile di svezzarlo e, soprattutto, se non glie lo concedi anche come una coccola, perchè in tal caso è la FINE!! Lo vizierai e a 30 anni ti sarà ancora attaccato alla tetta!
E quindi, che richiesta devo assecondare? Quelle di mio figlio o quelle della società, che lo vuole autonomo e indipendente il più presto possibile?
Nel dubbio, quando Noah mi chiede la tetta io glie la do, ed è un piacere dolcissimo e unico.


La notte, se piange, gli do la tetta o lo metto nel letto con noi.
FOLLI!! discorso come sopra: i commenti più miti sono: lo vizi, non ve lo toglierete più dal letto, non crescerà mai.
La soluzione sarebbe, se di notte si sveglia, lasciarlo piangere, anche delle ore, finchè disperato non si rassegna e si addormenta esausto. E tu, mamma, rimani nell'altra stanza, con il cuore a pezzi e le lacrime agli occhi, a farti forza di non andare a consolare il tuo cucciolo, e voglio poi vedere come dormi serena!
Noi preferiamo vederlo dormire sereno...e dormire pure noi!



Non gli do farmaci, non lo vaccino.
Ecco, qui sconfiniamo proprio nel penale. Nel senso che fino a pochissimo tempo fa, i genitori che sceglievano di non avvelenare i propri cuccioli con dosi massicce di inutile veleno non adeguatamente testato, venivano segnalati ai giudici minorili. Oggi per fortuna, almeno da me in Emilia, si può firmare un dissenso informato. Verrà avvertito il sindaco, ma almeno non rischierò di trovarmi gli assistenti sociali a casa!
Comunque, vorrei consigliare a tutte le mamme, di INFORMARSI. Non fidatevi ciecamente del pediatra o del dottore dell'ospedale; armatevi di pazienza e coraggio, comprate libri, cercate su Internet, almeno fatevi un'idea del perchè sempre più genitori rifiutano categoricamente le vaccinazioni. Poi la scelta sarà vostra e sarà comunque giusta, ma non è uno scherzo, si tratta della salute dei vostri figli, e siete voi i primi responsabili, non i medici a cui vi affidate!


Uso pannolini lavabili.
Ma non perchè voglio fare la fricchettona alternativa a tutti i costi; non ho le treccine né i gonnelloni da zingara, ascolto musica elettronica e hip hop e mi piacciono gli aperitivi. Ma i pannolini lavabili sono un'ottima scelta, di cui sono tutt'oggi soddisfatta, dal punto di vista economico (non c'è bisogno di spiegarlo), per l'igiene del mio pupo, in quanto la sua pelle è a contatto con cotone organico, e non con improbabili tessuti sintetici al profumo di vaniglia, in grado di assorbire più di un litro di pipì, e per l'impatto ambientale praticamente nullo rispetto a quello degli usa e getta.
Detto questo, siccome con un bimbo piccolo la prima regola è SEMPLIFICARE, ovviamente nelle situazioni in cui sarebbero scomodi, tipo la notte e se siamo in giro, uso quelli usa e getta.
Non passo le giornate a fare lavatrici, in casa mia non c'è puzza di cacca e mio figlio non sembra un mostro, ha solo un po' il “culotto”!

Me lo tengo in braccio e lo coccolo il più possibile.
Pare un'affermazione ovvia ma non lo è; se sei una brava mamma, per la maggior parte delle persone, come prima cosa devi riuscire a tornare quella di prima il più presto possibile. Questo significa che devi abituare subito tuo figlio a stare nella carrozina, nella culla, nel box, nel passeggino, e anche ore lontano da te, dai nonni o in asilo.
Io adesso non me la sento ok? Ho un istinto fortissimo di stare con il mio bellissimo bimbo, quando dorme per più di due ore durante il giorno mi manca, e mi si stringe il cuore quando lo devo lasciare, anche solo un'oretta, per fare la spesa.
Quindi, al di là di tutti i consigli di chi è più bravo di me (cioè tutti!), io ho deciso di fare di testa mia, e riempirlo di baci, abbracci e carezze, che tanto per stare da solo avrà tutta la vita!

Mamme che leggete, anche voi avete dovuto lottare contro questo modo di vedere la maternità?
Voi non mamme cosa ne pensate?
Sono esagerata?

Ah...dimenticavo l'ultimo punto:
sono tatuata! 
OOOODDDDIIIIIOOOOOOOOO!!!